Fino al XVIII secolo l’atteggiamento verso i manufatti architettonici consisteva in riutilizzo, trasformazione, ricostruzione o adattamento del patrimonio esistente allo spirito mutevole dei tempi. La Cattedrale di Palermo è un chiaro esempio di questo atteggiamento. Il valore simbolico che questo edificio ha sempre avuto per la comunità urbana ha spinto gli architetti a intervenire in diverse occasioni sul corpo presumibilmente mai completato dell’edificio. Negli ultimi due decenni del XVIII secolo la Cattedrale ha subito trasformazioni radicali che hanno alterato la struttura originale e determinato la configurazione attuale. Vista la distruzione dell’archivio di Maramma, la sagrestia del Duomo, l’obiettivo di questo studio è stato quello di ricostruire la vecchia configurazione attraverso l’uso di tracce documentarie e fisiche e il metodo di tracciamento col laser scanner.